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Che fare quando un dipendente continua a lamentarsi?

Quando si ha una dipendente, Giovanna, che fa un lavoro mediocre: non sufficientemente buono per essere promossa, ma nemmeno così scadente da demansionare …

Il problema è che si lamenta sempre…

La invitiamo a cercarsi un altro lavoro o indaghiamo?

Che fare quando un dipendente continua a lamentarsi?

Si sa che la natura umana è portata alla lamentela, basta frequentare anche solo per pochi minuti al giorno qualche social e la conferma è belle che trovata!
Tuttavia, se in Azienda è solo Giovanna a lamentarsi mentre i colleghi no, si è portati a credere che sia unicamente un problema suo.
Proviamo tuttavia a fare qualche considerazione generale… quale potrebbe essere il vero motivo della sua insoddisfazione? 
Economica? Chiediamoci se all’interno della nostra Azienda c’è equità retributiva o se, forse, c’è qualche diseguaglianza. 
I compiti che affidiamo a Giovanna sono ben compresi e adeguati come tempistica e come difficoltà?
Se si possono confrontare le mansioni di Giovanna con qualche altro dipendente è possibile venire a capo velocemente del quesito, in alternativa se non è possibile paragonare con qualcun altro, si può sempre fare un breve esperimento che renderà anche movimentata la giornata dei soggetti coinvolti.
Giovanna sta subendo qualche prepotenza da parte di qualcuno?
Tutti noi abbiamo, almeno una volta nella vita, subito qualche ingiustizia o vessazione, quindi possiamo comprendere che se questo avviene regolarmente o con una certa frequenza, una modalità per esternare questo malessere è la lagnanza anche se non ne viene menzionato il vero motivo.
Le lamentele sono futili o accurate e tutto sommato motivate?
Non sempre le lamentele sono fine a se stesse, talvolta nascondono anche inefficienze che talvolta con piccoli cambiamenti possono realmente migliorare un processo produttivo/procedurale, comunicativo, incomprensioni o malumori tra i dipendenti.

Qualche suggerimento.


👉 Parla apertamente a Giovanna di come le sue lamentele stanno influenzando il suo lavoro. 
Le sottraggono tempo ai suoi compiti? Allontanano i suoi colleghi dal lavorare attivamente con lei? Indispettiscono i clienti? Manca le scadenze perché è impegnata a lamentarsi delle cose?

👉 Crea linee guida chiare e misurabili per aiutarla a cambiare.
Se non puoi misurarlo, non includerlo. Se stai chiedendo una riduzione dei reclami, devi tenerne traccia. Se vuoi concentrarti sui problemi di prestazioni, mantienili su quelli. Ma assicurati che sia misurabile.

👉 Sottolinea che se qualcuno o qualcosa viola la legge (compie qualche prepotenza o altro), deve segnalarlo immediatamente.
Alcune segnalazioni importanti potrebbero essere molestie sessuali, discriminazione, violazioni dei titoli o altre violazioni illegittime. 
👉 Offri aiuto a Giovanna. Anche se non sei un terapista, puoi suggerirle di chiamare il programma di assistenza per i dipendenti e chiedere aiuto.

👉 Incontra regolarmente Giovanna per aiutarla e monitorare i suoi progressi. Un intervento senza follow-up è una perdita di tempo per tutti.
Se Giovanna, dopo tutti i tentativi, nell’arco di solito 60-90 giorni, non modifica in alcun modo questo suo atteggiamento, magari c’è qualche altra riflessione o azione da mettere in campo.

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