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Curriculum: cos’è, a cosa serve, come si fa?

Curriculum: cos'è, a cosa serve, come si fa?

Cos’è, a cosa serve, come si fa?

Ultimamente è controverso l’argomento del curriculum: c’è chi sostiene che “sia morto”, chi invece pensa ad un cv diverso come quello l’infografico o al video curriculum.

Tuttavia è noto che nelle ricerche di personale è richiesto l’invio del proprio curriculum vitae, quindi potremmo rispondere alla seguente domanda:

“Cosa interessa ad un selezionatore, cosa vuole leggere e come creare un buon cv?” 

Prima di iniziare, vorrei precisare che le seguenti note sono a titolo esclusivamente personale,
o meglio come piacciono a me il cv: cioè semplice, lineare, “personalizzato” come contenuti e come stile (caratteri, colore testo, e un giusto dosaggio di grassetto e corsivo). Ed ora riprendiamo …

Che cos’è un curriculum, a cosa serve, come si fa?

Il cv è la carta d’identità del lavoro, è il passaporto per avere un primo contatto con un’organizzazione: deve contenere tutte le informazioni importanti su di noi.

In pratica deve rispondere a queste domande:

  • chi sono: anagrafica completa e come contattarmi cioè informazioni per il contatto
  • breve profilo: sintesi della propria storia professionale;
  • cosa so: percorso di studi e formazione;
  • cosa so fare: esperienze professionali;
  • cosa vorrei fare: motivazione;
  • hobby.

Queste informazioni sono da distribuire tra il cv.

Il curriculum è un documento di “identità” per il lavoro, deve quindi riportare tutte le caratteristiche che ci riguardano, (dai dati personali, agli studi che abbiamo compiuto, al percorso professionale, altre informazioni tra cui gli hobby, come contattarmi e l’autorizzazione al trattamento dei dati).

Il cv deve contenere tutte le informazioni importanti per permettere al valutatore – in pochi minuti – di decidere se quel cv corrisponde al Profilo del Posto ricercato o meno.

Deve essere di facile lettura, completo ed aggiornato. Il curriculum consta di 5 parti.

Intestazione: il titolo.

Anagrafica.

Studi.

Percorso professionale.

Altre informazioni.

Intestazione.

Nell’Intestazione non basta scrivere “Curriculum Vitae“, ma dovremo aggiungere anche il nostro nome e cognome: ben leggibile e con un carattere simile a curriculum. (Es.: Curriculum di Chiara Gatti).

Anagrafica.

Nell’Anagrafica specifichiamo dove siamo nati, la data di nascita per intero (magari tra parentesi anche la nostra età, badando bene di segnare gli anni dell’anno in corso, anche se non li abbiamo già compiuti), la residenza, eventuale domicilio, soprattutto se il curriculum va ad una azienda lontana dalla nostra residenza. E tutti i nostri riferimenti per contattarci, telefono fissocellulare, mail, altri indirizzi tipo skype, magari in grassetto.

Percorso di Studi.

Negli Studi è importante segnare gli anni in cui si sono conseguiti i titoli di studio, es.: anno: Diploma – presso Istituto, (voto-facoltativo), se si ha anche la Laurea, sarebbe opportuno citare il titolo della tesi e se era di tipo bibliografico, sperimentale o altro. Sono importanti le lingue straniere, di cui personalmente preferisco un’unica parola che mi chiarisca a che livello si conoscono veramente (scolastico, discreto, buono, ottimo) senza citare gradi livelli ed altro. Conoscenza informatica, dai sistemi operativi, programmi utilizzati di frequente, fino a quelli di cui si ha solo un’infarinatura.

Percorso Professionale.

Percorso Professionale. La mia personale preferenza per l’ordine di presentazione delle esperienze lavorativa è per un ordine cronologico, perché preferisco capire come il candidato è arrivato alla situazione presente, per cui se escludiamo, lavori stagionali o poco inerenti al profilo presentato, gli “inizi carriera” personalmente sono interessanti. Prima il periodo (anno o periodo: 2005 o 04/05 – 10/06) posizione ricoperta: Impiegato Commerciale e breve descrizione dei maggiori compiti, in alternativa, subito dopo l’anno l’Azienda dove si è lavorato, dove si colloca, settore ed eventuali particolarità (es.: se è una filiale di una multinazionale, o altro); meglio se si accenna anche al motivo per cui si è lasciata l’azienda per intraprendere un nuovo percorso.

Altre Informazioni.

Ed infine quelle che io chiamo Altre Informazioni. Qui inseriamo tutte le nostre disponibilità (es.: disponibilità immediata, al trasferimento, a brevi trasferte, al tempo pieno o parziale), possiamo dire se abbiamo la patente, il mezzo proprio, e tutto quello che riteniamo importante da comunicare, ma che non era opportuno inserire negli altri parti.

Ecco il cv è fatto. (Scarica il CV di esempio) (cliccando entrate in un’altra pagina, basta cliccare di nuovo scarica documento. Vi apparirà in formato .pdf, ma per salvarlo dovete cliccare sull’icona salva.) Presto altre precisazioni.

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