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Tipi di Organigramma e loro funzioni

Oltre la Forma: l’impatto reale dell’Organigramma.

In qualsiasi impresa, la chiarezza nel definire “chi fa cosa” e “chi risponde a chi” è fondamentale.

Questa chiarezza viene spesso rappresentata sotto forma di organigramma, una mappa visiva che delinea la struttura e le gerarchie dell’organizzazione.

Ma l’organigramma non è solo una formalità o un mero esercizio burocratico; è un potente strumento che può illuminare, guidare e influenzare la dinamica aziendale.

Attraverso le prossime sezioni, esploreremo i diversi tipi di organigrammi che esistono, ciascuno con le sue peculiarità e funzioni.

Organigramma e funzione

Definizione di Organigramma.

Un organigramma, nella sua essenza, è come la fotografia di una famiglia aziendale.

È una rappresentazione grafica che mostra la struttura organizzativa di un’entità, delineando chiaramente i vari ruoli, le posizioni e i dipartimenti, e come essi sono collegati tra di loro.

Si tratta di un insieme di caselle, ognuna delle quali rappresenta un ruolo o una funzione, collegate da linee che indicano le relazioni gerarchiche e funzionali.

Ma perché le aziende investono tempo e risorse nella creazione e nella manutenzione di un organigramma?

La risposta risiede nella sua capacità di fornire chiarezza e direzione.

In un contesto aziendale, dove le decisioni devono essere prese rapidamente e le responsabilità sono sempre in evoluzione, avere una visione chiara di “chi fa cosa” è essenziale. L’organigramma funge da guida, aiutando i dipendenti a comprendere il loro ruolo all’interno del quadro più ampio e a identificare a chi riportare o da chi ricevere direttive.

Serve anche come strumento di onboarding per i nuovi assunti, permettendo loro di situarsi rapidamente all’interno dell’organizzazione.

In sintesi, l’organigramma è un pilastro per ogni azienda che aspira a operare in modo efficiente e coeso, assicurando che ogni membro sappia esattamente dove si trova nel tessuto dell’entità.

Organigramma Gerarchico.

Organigramma piramidale


L’organigramma gerarchico è come un albero che si estende dal suo tronco principale fino ai rami più sottili.

Al vertice c’è la figura di autorità massima, spesso il CEO o il presidente, e da lì, una serie di rami che si diramano, rappresentando i vari livelli di gerarchia all’interno dell’organizzazione. Ogni livello sotto il vertice rappresenta un grado gerarchico inferiore, e così via, fino a raggiungere i ruoli base dell’azienda.

Questo modello è perfetto per le aziende che operano con una struttura top-down, in cui le decisioni vengono prese al vertice e poi comunicate ai livelli inferiori.

Ogni individuo all’interno di questa struttura ha un singolo superiore diretto, garantendo che ci sia una chiara linea di comando e responsabilità.

Uno dei principali vantaggi di questo tipo di organigramma è la sua semplicità e chiarezza.

Per i dipendenti, è immediatamente chiaro chi è responsabile di cosa e a chi riportare.

Questa chiarezza può portare a una comunicazione efficiente e a una rapida presa di decisioni.

Tuttavia, l’organigramma gerarchico ha anche le sue sfide.

La struttura rigida può talvolta inibire l’innovazione, poiché le idee devono passare attraverso vari livelli gerarchici prima di essere approvate.

Questo può anche portare a una mentalità “silos”, in cui i dipartimenti o le squadre evitano di collaborare tra di loro, concentrando invece le loro energie esclusivamente all’interno della propria unità gerarchica.

Organigramma Funzionale.

Organigramma funzionale


L’organigramma funzionale può essere paragonato a un puzzle in cui ogni pezzo rappresenta un ruolo o una funzione specifica all’interno dell’organizzazione.

A differenza dell’organigramma gerarchico, che pone l’accento sulla gerarchia, questo si concentra sulle diverse funzioni aziendali, come marketing, finanza, produzione e così via.

Ogni funzione rappresenta una sezione dell’organigramma e all’interno di ciascuna funzione ci sono individui o squadre specializzati in quella particolare area.

Questo tipo di organigramma è l’ideale per aziende che desiderano focalizzarsi sui vari ruoli e responsabilità piuttosto che sulla gerarchia.

Evidenzia le competenze e le specializzazioni, permettendo a ciascun dipartimento di concentrarsi sulla sua area di competenza.

L’organigramma funzionale presenta il vantaggio di una chiara suddivisione dei ruoli, rendendo evidente a tutti quali sono le aree di competenza di ciascun dipartimento.

Questo può portare a una maggiore efficienza all’interno di ogni funzione, poiché ciascun dipartimento può concentrarsi sulle proprie specifiche responsabilità.

Tuttavia, esistono anche delle sfide. Poiché l’attenzione è posta sulle funzioni piuttosto che sulla gerarchia, può emergere una mancanza di chiarezza riguardo alle relazioni gerarchiche tra i diversi dipartimenti.

Inoltre, questo tipo di struttura può a volte portare a una mancanza di collaborazione interfunzionale, con i dipartimenti che tendono a operare in modo isolato, senza una visione d’insieme dell’organizzazione.

Organigramma Matriciale.

Organigramma matriciale


Immagina una griglia di scacchi, dove le righe rappresentano le funzioni aziendali e le colonne rappresentano i progetti o i prodotti.

In questa griglia, ogni pedina (dipendente) può trovarsi all’intersezione tra una funzione e un progetto.

L**’organigramma matriciale combina gli elementi degli organigrammi gerarchico e funzionale**, permettendo ai dipendenti di avere ruoli e responsabilità in più di una dimensione: possono riportare sia a un capo funzione sia a un leader di progetto.

È particolarmente diffuso nelle aziende che gestiscono progetti specifici che richiedono competenze multidisciplinari.

Ad esempio, un ingegnere in una società di prodotti tecnologici potrebbe lavorare sia per il dipartimento di R&D sia per un team dedicato a un particolare prodotto.

La maggiore flessibilità è uno dei principali vantaggi di questo tipo di struttura.

Permette alle aziende di assegnare risorse in modo più fluido e di rispondere rapidamente alle esigenze in evoluzione.

I team possono attingere a una vasta gamma di competenze senza essere limitati dai confini dei dipartimenti tradizionali.

Tuttavia, ci sono anche sfide significative.

La doppia catena di comando può creare confusione: i dipendenti possono non essere sicuri su chi riportare o da chi ricevere direttive.

Questo può portare a conflitti di priorità o responsabilità e richiede una comunicazione eccellente e una chiara definizione dei ruoli per funzionare efficacemente.

Organigramma Orizzontale.

Organigramma orizzontale

Immagina un fiume che scorre, ogni tratto di questo fiume rappresenta un processo o un’attività specifica.

Mentre in un organigramma tradizionale la direzione fluisce dall’alto verso il basso, nell’organigramma orizzontale il flusso va da sinistra a destra.

Questo tipo di organigramma mette in evidenza i processi o le attività piuttosto che le posizioni gerarchiche o le funzioni.

È particolarmente adatto per aziende o settori con flussi di lavoro lineari, come la produzione. Ad esempio, in un’azienda manifatturiera, l’organigramma orizzontale potrebbe iniziare con l’acquisizione delle materie prime a sinistra, passare attraverso le varie fasi di produzione e terminare con la distribuzione e la vendita del prodotto finito a destra.

L’organigramma orizzontale offre una visione chiara e diretta del flusso di lavoro e dei processi aziendali, facilitando la comprensione di come un prodotto o un servizio si muove attraverso l’organizzazione.

Questo tipo di visualizzazione può aiutare a identificare colli di bottiglia o inefficienze.

Tuttavia, la sfida principale è che potrebbe non mostrare chiaramente la gerarchia o le relazioni di autorità all’interno dell’azienda.

Se non integrato con altre forme di comunicazione o documentazione, i dipendenti potrebbero non essere sicuri di chi sia il loro superiore diretto o di come siano distribuite le responsabilità.

Organigramma Divisionale.

Organigramma divisionale

Immagina un grande albero con diversi rami.

Ogni ramo rappresenta una divisione separata, ognuna dedicata a un prodotto, un progetto o un mercato specifico.

Mentre le foglie e i frutti di ogni ramo rappresentano le funzioni e le attività specifiche di quella divisione, il tronco principale simboleggia la direzione centrale dell’azienda.

L’organigramma divisionale segmenta l’organizzazione proprio come questi rami, consentendo a ciascuna divisione di operare quasi come una società separata con le proprie risorse e responsabilità.

Questo modello è particolarmente adatto per le grandi corporazioni che gestiscono diverse linee di prodotto o segmenti di mercato.

Ad esempio, un conglomerato che opera sia nel settore automobilistico che in quello alimentare avrebbe divisioni separate per ciascuno di essi.

Uno dei principali vantaggi di questa struttura è la chiarezza di responsabilità.

Ogni divisione ha una responsabilità diretta per la sua performance, il che può promuovere un senso di proprietà e incentivare l’efficienza.

Inoltre, poiché ogni divisione può concentrarsi sulle esigenze specifiche del suo segmento, l’azienda nel suo complesso può rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato.

Tuttavia, ci sono delle sfide.

Le divisioni separate possono portare a una duplicazione delle risorse, come quando due divisioni hanno reparti HR o marketing separati che svolgono funzioni simili.

Questo può portare a inefficienze e aumentare i costi.

Inoltre, la competizione tra divisioni, se non gestita correttamente, può ostacolare la collaborazione e la condivisione delle migliori pratiche all’interno dell’organizzazione.

Organigramma Circolare o Radiale.

Organigramma circolare


Visualizza l’organizzazione come il sistema solare.

Il nucleo centrale, simile al sole, rappresenta l’autorità o il punto focale dell’organizzazione, mentre i cerchi concentrici che lo circondano rappresentano i vari livelli o funzioni dell’organizzazione.

Questa struttura organizzativa non si focalizza tanto sulla gerarchia quanto sull’interconnessione e l’interdipendenza delle varie unità.

Questo tipo di organigramma è ideale per le aziende che desiderano enfatizzare la collaborazione e la connessione tra diversi reparti o funzioni.

Può essere particolarmente utile per le organizzazioni che operano in ambienti in rapida evoluzione, dove la flessibilità e l’adattabilità sono essenziali.

La rappresentazione circolare offre una vista fresca e innovativa della struttura organizzativa, rendendola visivamente accattivante e mettendo in evidenza l’importanza dell’interconnessione e della collaborazione.

Questo può stimolare il pensiero creativo e incentivare una mentalità più olistica.

Tuttavia, una delle principali sfide è che potrebbe non essere immediatamente chiaro chi riporta a chi, soprattutto per coloro che sono abituati a organigrammi più tradizionali.

Ciò potrebbe richiedere una certa formazione o chiarimento per garantire che tutti all’interno dell’organizzazione comprendano la struttura.

Conclusioni.

La struttura di un’azienda, rappresentata visivamente attraverso l’organigramma, è molto più di una semplice mappa di chi riporta a chi.

È una manifestazione delle priorità dell’organizzazione, del suo modo di operare e della sua cultura.

La scelta del giusto tipo di organigramma è, pertanto, fondamentale per assicurare che la struttura stessa rifletta e supporti le esigenze, gli obiettivi e la strategia dell’azienda.

Ciascun tipo di organigramma ha i suoi punti di forza e le sue sfide, e la chiave sta nel riconoscere quale modello si adatti meglio alla natura della propria azienda.

Che si tratti di un’organizzazione gerarchica tradizionale o di un’entità più fluida e collaborativa, la chiarezza nella rappresentazione e nella comprensione dei ruoli e delle responsabilità è cruciale.

Un organigramma ben progettato non è solo uno strumento informativo, ma può anche fungere da catalizzatore per una comunicazione efficace, una migliore comprensione e, in ultima analisi, un’organizzazione più produttiva e armoniosa.

Permette a tutti, dai nuovi assunti ai dirigenti di alto livello, di comprendere rapidamente come si inseriscono nel quadro più ampio e come i loro ruoli si intersecano con quelli degli altri.

In definitiva, un organigramma dovrebbe servire come un ponte, collegando persone, funzioni e obiettivi in un’immagine coesa della missione aziendale.

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