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Colloquio di Selezione e psicosfumature …

Colloquio di selezione e caratteristiche psicologiche

Colloquio selezione

Qualche caratteristica psicologica che si è in grado di raccogliere anche se non si sono compiuti studi particolari in tal senso.
Come si svolge il colloquio nella selezione del personale?
Iniziamo l’incontro con il nostro candidato con una calda accoglienza: andiamogli incontro con un bel sorriso, diamogli una bella stretta di mano e una chiara presentazione.

Il colloquio di selezione: l’Atmosfera.

Portiamo il candidato in un luogo confortevole, con una buona temperatura, una buona illuminazione e soprattutto ordinato.

Sarebbe da evitare di svolgere i colloqui nel proprio ufficio, perché ci sono troppe cose inerenti il proprio lavoro. Senza contare che uscendo dal proprio ufficio ci predisponiamo ad una attenzione maggiore verso la persona, se non altro perché non abbiamo distrazioni, tipo telefono, e-mail in arrivo e quant’altro.

Il colloquio nella selezione è un momento importante.
Prima di iniziare il colloquio si faccia qualche osservazione leggera, giusto per sciogliere la tensione del candidato.

L’ obiettivo è di  mettere a suo agio il candidato.

In questo modo, oltre ad avere un’atmosfera più serena, il candidato si comporterà in modo più naturale e si potranno cogliere più aspetti del suo carattere.
Inizia il colloquio con una frase “collaborativa”
Chiedersi quali sono gli aspetti veramente importanti in una persona.
Quando si fa un colloquio di selezione, forse sfugge, ma ci sono tante informazioni che si è in grado di raccogliere: spesso si “registrano” in modo inconsapevole, sono informazioni a cui si presta poca o scarsa attenzione, ma che invece, sono importantissime.
Bisogna diventate un osservatore!

Aspetto.

Come si presenta, come è vestito, ha un’aria curata o trasandata, com’è lo sguardo, vivace o meno, ti guarda negli occhi o è sfuggente, …

Comunicazione.

Com’è il linguaggio appropriato, confuso, chiaro e ed il tono alto e agitato o basso e calmo, gesticola …

Come si relaziona.

Certo la situazione del colloquio di selezione è un po’ falsata dall’alta motivazione del candidato “di piacere”, forse “compiacere” il valutatore, tuttavia è un indicatore di come si relaziona con gli altri. Farsi raccontare situazioni ed eventi quotidiani e straordinari accaduti nei lavori precedenti e si avrà la conferma delle proprie intuizioni e un arricchimento di informazioni.

Stato emotivo.

Il candidato, dopo il primo momento di normale ansia, come si presenta? Tranquillo, esprime con chiarezza concetti e pensieri, segue le domande, o prosegue con il suo filo del discorso, ignorandoti? Se non capisce, fa domande o fa finta di aver capito e tenta una risposta? Fai caso a queste situazioni, fai caso alle parole che utilizza, isola le singole parole, toglile dal contesto, analizza il significato e potrai intuire qual’è il suo “mondo”.

Le ultime informazioni.

Comunicare, in chiusura di incontro, come procederà la selezione: se ci saranno altri colloqui e con chi, tempistica di eventuale ricontatto ed anche modalità di risposta in caso di esito negativo del colloquio.
Nel salutare il candidato ringrazialo di essere venuto e di averti dedicato tutto quel tempo. Essere cordiale, evitando di trasmettere la propria “impressione a caldo”.

Continua le selezione con: “Motivazione

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